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05 aprile 2023

Come funzionano le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili e come sono incentivate?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), sono uno degli strumenti previsti dalla Direttiva europea N. 2001 del 2018, per la "promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili".

La direttiva è stata recepita in Italia, prima in via sperimentale con l'articolo 42bis del Decreto Legge 162 del 30 dicembre 2019 (cosiddetto milleproroghe), poi in via definitiva con il Decreto Legislativo 199 del 8 novembre 2021 (da ora in poi chiamato semplicemente Decreto).  

Il regime definitivo entrerà in vigore dopo l'approvazione di tutti i decreti e regolamenti attuativi, presumibilmente ad aprile-giugno 2023, sostituendo la disciplina provvisoria ancora in vigore. 

Con le nuove norme, le Comunità Energetiche Rinnovabili si trasformano, potendo diventando organizzazioni molto più rilevanti ed estese, in grado di organizzarsi autonomamente in modo flessibile,  con notevoli gradi di libertà, e di esercitare un ruolo crescente nel processo di transizione energetica, realizzando importanti economie di scala e  servizi sempre più efficaci e completi.

La CER deve comunque essere un soggetto di diritto autonomo, senza scopo di lucro (associazione, cooperativa, consorzio, impresa sociale), e deve operare su un ambito territoriale ben definito (la zona di mercato elettrico). 

Le grandi imprese possono partecipare alle CER, ma non possono esercitare poteri di controllo. Anche i grandi impianti, superiori a 1 Mwh possono essere attivati dalle CER e contribuire alla condivisione ed alla valorizzazione dell'autoconsumo, anche se non possono accedere agli incentivi.

Chi sono i membri di una CER

la partecipazione alle comunità  energetiche  rinnovabili  è aperta "a tutti i consumatori", compresi quelli appartenenti a famiglie a basso reddito o vulnerabili, quindi anche alle grandi imprese. 

I membri possono essere sia produttori che consumatori di energia o anche entrambi (chiamati prosumer). Gli impianti di produzione possono appartenere alla comunità, ai suoi membri o a terzi, ma devono comunque essere nella disponibilità e sotto il controllo della comunità.

I rapporti tra i soci saranno regolati dalle specifiche regole formali dell'organizzazione (statuto, codice etico, condizioni (contratto) di adesione, regolamenti, organi direttivi, di revisione, ecc), che ne determinano la governance ed il controllo. In sostanza, aderendo alla CER si stipula un contratto di tipo privato, che deve prevedere che i partecipanti mantengano tutti i diritti del cliente finale (incluso quello di scegliere liberamente il proprio venditore di energia elettrica) e le modalità di recesso. 

Quali sono gli obiettivi e le attività delle CER

In base alla normativa, una CER ha come obiettivo principale quello di "fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello  di  comunità  ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità"[Decreto, art.31, comma 1 lettera a], promuovendo l'uso di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con le finalità della normativa. 

A tal fine le CER hanno ampie possibilità operative (decreto, articolo 31), e sono autorizzate a produrre, consumare, condividere, accumulare e vendere energia da fonti rinnovabili  e possono avere accesso diretto ai vari mercati dell’energia. 

I principali punti di intervento delle CER
nel contesto del Sistema Elettrico Nazionale
  1. Produzione di energia elettrica da impianti rinnovabili distribuiti sul territorio 
    Le CER Realizzano o promuovono la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, acquisendone il controllo. Gli incentivi sono dati principalmente per i nuovi impianti e solo per una parte degli impianti esistenti (fino al 30% della potenza complessiva). Gli impianti possono anche essere relativi ad altri tipi di energia da fonti rinnovabili, oltre a quella elettrica (ad esempio energia termica).
  2. vendita integrata all'ingrosso dell'energia immessa in rete e dell'energia condivisa nella zona di mercato di riferimento
    Le CER possono operare ad ampio raggio sul mercato elettrico, partecipando al mercato all'ingrosso, ad esempio per vendere in modo integrato l'energia immessa in rete dai propri impianti, ed al mercato dei servizi ancillari.
  3. fornitura di servizi ancillari e di flessibilità per il dispacciamento e la sicurezza
    Le CER dovranno necessariamente contribuire alla sicurezza e stabilità del sistema elettrico nazionale, fornendo ai gestori delle reti elettriche (Terna e distributori) servizi ancillari e di flessibilità. Questa funzione diventa sempre più essenziale all'aumentare del peso della produzione diffusa da fonti rinnovabili non programmabili in rapporto alle grandi centrali che invece sono programmabili, e sono in grado di adeguare istantaneamente la produzione ai fabisogni, senza sovraccaricare le reti di trasporto (dispacciamento).
  4. Organizzazione dell'autoconsumo virtuale nelle aree di distribuzione 
    Uno dei ruoli fondamentali delle CER è quello di ottimizzare, oltre all'autoconsumo in situ da parte del prosumer, l'autoconsumo virtuale a livello di aree di distribuzione locale, in modo da non impegnare le reti di alta tensione, riducendo la dispersione di energia e l'impegno per le attività di dispacciamento. Questi risparmi sono riconosciuti alla CER da GSE che li valorizza e versa i corrispettivi alla comunità, insieme agli incentivi.
  5. Vendita al dettaglio di energia elettrica
    Le CER, soprattutto quelle di grandi dimensioni, possono acquisire il ruolo di fornitori di energia elettrica al dettaglio, anche per offrire servizi integrati ai propri membri in relazione alla redistribuzione del valore prodotto. 
  6. Gestire la condivisione e l'autoconsumo prossimale
    Le CER, anche con l'utilizzo di opportune tecnologie di controllo e di monitoraggio, possono ottimizzare la condivisione prossimale di energia, a partire dall'autoconsumo in situ, all'interno di uno stabile condominiale, entro l'area di bassa tensione, di medi tensione, fino alla zona di mercato, in modo da realizzare pienamente il modello di produzione e consumo locale dell'energia.  
  7. Gestire la valorizzazione delle proprie attività e l'economia della comunità
    Per far questo la CER, tramite GSE,  ha accesso a tutte le misurazioni effettuate dal distributore, inclusi  i dati dei contatori dei consumatori e dei produttori membri della comunità.
    Può quindi tenere sotto controllo i dati relativi all'energia prodotta, immessa in rete (e quindi venduta), condivisa,  autoconsumata  fisicamente e virtualmente, e incentivata.
    Potrà quindi valorizzare il più possibile ciascuna di queste tipologie di energia, attraverso opportune azioni e dovrà gestire oculatamente i proventi ottenuti, per sviluppare la missione della Comunità e per remunerare adeguatamente i propri membri sulla base del contributo di ciascuno. 
  8. Fornitura di servizi vari, correlati alla propria missione alla propria comunità
    Possono in particolare fornire servizi per integrare nella gestione dell'energia i sistemi della domotica, per promuovere l'efficienza energetica, per diffondere l'uso dei veicoli elettrici e l'utilizzo dell'energia condivisa per la loro ricarica. Quest'ultimo ruolo crescerà di importanza al crescere del parco di auto elettriche circolanti, che nel giro di pochi anni dovranno sostituire completamente le attuali automobili a combustibile fossile..

Come sono incentivate le CER

Le CER possono valorizzare le proprie attività secondo tre modalità principali:
  1. Operando sul mercato elettrico 
    la normativa da ampie possibilità alle CER di fornire servizi a valore aggiunto alla propria comunità, relativi alla produzione di energia da impianti rinnovabili, all'estensione dell'elettrificazione, alla domotica, all'efficienza energetica, alla diffusione e ricarica delle auto elettriche, ecc) 
  2. Fornendo servizi a valore aggiunto alla propria comunità.
    Le CER possono operare sul mercato dell'energia elettrica e dei relativi servizi ancillari. Possonoin particolare vendere all'ingrosso, in modo integrato, tutta l'energia immessa in rete dai propri impianti nella zona di mercato di riferimento, inclusa quella condivisa, di maggior valore e sulla quale non si applica il CAP di prezzo (il tetto massimo al prezzo).
    La CER può inoltre assumere il ruolo di società di vendita al dettaglio dell'energia elettrica, anche per fornire condizioni e servizi particolari alla propria comunità.
  3. Con gli incentivi ed i risparmi per l'autoconsumo diffuso, entro le aree di distribuzione
    Acquisendo direttamente dal GSE gli importi relativi dei risparmi ottenuti con l'autoconsumo (minor utilizzo del sistema di trasmissione, minori dispersioni) e i relativi incentivi riconosciuti su base ventennale, oltre agli incentivi ed alle detrazioni fiscali riconosciuti per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili.

Quale'è l'ambito operativo ed il modello di business delle CER

La normativa definitiva consente di creare Comunità Energetiche Rinnovabili formate da membri che possono condividere l'energia su un territorio molto più ampio, che può estendersi in tutta una zona di mercato elettrico. L'incentivazione viene calcolata non sul totale dell'energia condivisa, ma su quella condivisa all'interno delle aree sottese a ciascuna cabina primaria (aree di autoconsumo virtuale). 

La CER prenderà i ritorni e gli incentivi per tutte quelle aree di autoconsumo che contengono almeno  un impianto di produzione idoneo alla condivisione (nuovo) e delle unità di consumo. Per gli incentivi gli impianti di produzione devono avere potenza inferiore a 1 Mwp.

La norma lascia ampio spazio alle autonome scelte di ciascuna comunità nello stabilire il proprio modello di business, le proprie regole operative ed il dimensionamento territoriale e di ampiezza delle attività svolte, in modo da adattarsi alla specifiche condizioni presenti in ciascuna realtà.

In conclusione, possiamo dire che le CER dovranno diventare lo strumento principale per attuare la  transizione ecologica  del sistema energetico, passando da uno scenario basato sulla produzione con grandi centrali a combustibile fossile, ad un nuovo scenario basato sulla generazione distribuita di energia rinnovabile e non inquinante, con notevoli vantaggi economici e sociali per gli associati, il territorio e l'ambiente.

Slide ARERA dal seminario sull'autoconsumo del 22 febbraio 2023