Didier Reynders, commissario per la politica di concorrenza |
Finalmente ci siamo, il decreto incentivi è arrivato e le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili possono partire.
La misura di aiuto italiana contribuirà, in linea con il Green Deal europeo, al conseguimento degli obiettivi in materia di decarbonizzazione e produzione di energia elettrica dell’UE e dell’Italia".
- un incentivo "in tariffa", sulla quota di energia prodotta da impianti nuovi (inclusi i potenziamenti) e di potenza non superiore a 1 Mw, controllati dalla comunità, e autoconsumata all'interno di ogni zona sottesa ad una cabina primaria.
- un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per lo sviluppo delle Comunità Energetiche, relativamente alla realizzazione di impianti a fonti rinnovabili entro Comuni di popolazione non superiore a 5.000 abitanti. Le CER dovranno risultare regolarmente costituite al momento della presentazione della domanda.
- la potenza dell'impianto produttivo (incentivo maggiore per impianti con meno di 200 kW)
- la sua localizzazione geografica (incentivo maggiore al Nord)
- il prezzo zonale orario dell'energia elettrica (incentivo maggiore con prezzo zonale non superiore a 180 €/MWh).
Potenza impianto | Localizzazione impianto | Incentivo minimo e massimo |
---|---|---|
Più di 1000 kW | Qualunque regione | Nessun incentivo |
maggiore di 600 Kw fino a 1000 kW | Piemonte, Liguria, Valle D'Aosta, Lombardia, Veneto, FVG, TAA, Emilia Romagna | 110 €/MWh min. 70 €/MWh max. (+40) 110 €/MWh |
Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo | 104 €/MWh min. 64 €/MWh max. (+40) 104 €/MWh | |
Altre regioni | 100 €/MWh min. 60 €/MWh max. (+40) 100 €/MWh | |
maggiore di 200 Kw fino a 600 kW | Piemonte, Liguria, Valle D'Aosta, Lombardia, Veneto, FVG, TAA, Emilia Romagna | 120 €/MWh min. 80 €/MWh max. (+40) 120 €/MWh |
Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo | 114 €/MWh min. 74 €/MWh max. (+40) 114 €/MWh | |
Altre regioni | 110 €/MWh min. 70 €/MWh max.(+40) 110 €/MWh | |
minore o uguale a 200 kW | Piemonte, Liguria, Valle D'Aosta, Lombardia, Veneto, FVG, TAA, Emilia Romagna | 130 €/MWh min. 90 €/MWh max. (+40)130 €/MWh |
Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo | 124 €/MWh min. 84 €/MWh max. (+40) 124 €/MWh | |
Altre regioni | 120 €/MWh min. 80 €/MWh max. (+40) 120 €/MWh |
A questi incentivi va aggiunta la restituzione sui risparmi per il mancato uso dell'alta tensione, che è una quota variabile stabilita da ARERA, di importo che non dovrebbe essere superiore a 10 €/MWh.
La variazione dell'incentivo tra minimo e massimo dipende dal Prezzo Zonale Orario (Pz) dell'energia elettrica, che è il prezzo sul mercato elettrico, che varia in base all'ora nella quale l'energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l'impianto.
Il Prezzo zonale orario è anche il prezzo pagato da GSE alla comunità (se delegata dai produttori) per tutta l'energia immessa in rete dagli impianti che sono sotto il suo controllo (ritiro dedicato).
- Quando il Pz è inferiore o uguale a 140 €/MWh, si applica l'incentivo massimo
- Quando il Pz è superiore o uguale a 180 €/MWh, si applica l'incentivo minimo.
- Se il Pz è minore di 180, la quota mancante (180-Pz) viene aggiunta all'incentivo minimo, fino al raggiungimento della quota massima. Quindi l'importo aggiuntivo massimo è pari a 40 €/MWh.
In questo modo se il prezzo zonale orario è basso, l'energia immessa in rete viene pagata meno, ma l'incentivo è più alto.
Esempi di attribuzione dell'incentivo aggiuntivo sul valore minimo:
Prezzo zonale orario (Pz) | Calcolo | Incentivo aggiuntivo sul minimo (vedi tabella precedente) |
---|---|---|
130 €/MWh (aprile 2023) | 180-130 = 50 €/MWh Si applica l'incremento massimo | + 40 €/MWh |
160 €/MWh (febbraio 2023) | 180-160 = 20 €/MWh | + 20 €/MWh |
220 €/MWh (novembre 2022) | 180-220 = -40 €/MWh valore negativo, incremento pari a zero | +0 €/MWh |
500 €/MWh (agosto 2022) | 180-500 = -320 €/MWh valore negativo, incremento pari a zero | +0 €/MWh |
Il Prezzo zonale orario viene negoziato nella borsa elettrica, con un prezzo diverso ora per ora e zona per zona, che dipende dagli esiti delle compravendite fra produttori e fornitori di energia.
Il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è la media di questi valori, pesata sui volumi di energia scambiati e fornisce un ordine di grandezza dei prezzi zonali.
Il suo valore medio mensile viene utilizzato come punto di riferimento per determinare i costi finali della bolletta energetica. Ad esempio il PUN di aprile 2023 è di circa 140 €/MWh (aprile 2022: 250 €/MWh, agosto 2022: 550 €/MWh, aprile 2021: 69 €/MWh).
Se l'impianto che produce l'energia che viene autoconsumata è stato realizzato con contributi pubblici in conto capitale (a fondo perduto) o avvalendosi del superbonus 110%, il valore degli incentivi potrebbe essere ridotto, in base alle norme che limitano la cumulabilità degli incentivi.
Gli incentivi in forma di tariffa sono cumulabili con contributi in conto capitale nella misura massima del 40%, nel rispetto del principio di divieto di doppio finanziamento di cui all’art. 9 del Reg. (UE) 241/2021.
I limiti di costo finanziabile sono:
Limiti del costo di investimento massimo:
- 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
Scarica la presentazione del MASE sulla versione finale del decreto