Legacoop è sempre più attiva nel sostenere le Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa.
Con un comunicato del 7 settembre, la Lega delle Cooperative ha infatti annunciato un nuovo accordo con ENEA sulla twin transition (doppia transizione ecologica e digitale) , focalizzato sulle tematiche relative alle comunità energetiche rinnovabili (CER).
"Legacoop”, sottolinea il presidente Simone Gamberini, “da sempre mette a disposizione del Paese le sue conoscenze sul modello cooperativo. Nello specifico ritiene che la piattaforma collaborativa/cooperativa possa essere la soluzione più adatta per gestire le CER e anche la transizione energetica del Paese. Nel mondo, e anche in Italia, si contano moltissime esperienze di cooperative energetiche. Crediamo che questa collaborazione possa produrre reciproci benefici e possa essere considerata un tassello fondamentale per promuovere anche il trasferimento tecnologico, aiutando il Paese a fare sistema”.
L’obiettivo dell’accordo è quello di coinvolgere realtà territoriali mettendo a disposizione le tecnologie e l’esperienza di ENEA. I primi studi verranno effettuati utilizzando gli strumenti e le piattaforme sviluppate dal laboratorio Cross Technologies per distretti urbani e industriali e saranno applicati in un’area di interesse industriale e turistico della Regione Friuli-Venezia Giulia; successivamente potranno essere estesi al territorio nazionale e a tutte le Cooperative energetiche interessate.
Un’idea progettuale sviluppata ad inizio anno, che è stata approfondita durante la fiera K.ey di Rimini (a cui hanno partecipato sia Enea che Legacoop, quest’ultima con il progetto Respira.coop), e presentata durante il seminario “La gestione cooperativa dei dati per far crescere le comunità energetiche”, che si è svolto nell’ambito della fiera We Make Future, sempre a Rimini.
Un progetto, dunque, molto concreto e già in fase avanzata, che nasce dall'interesse comune nello sviluppo di soluzioni a supporto delle CER a scopo mutualistico e valorizza le esperienze di CER cooperative, a partire dall’esempio della cooperativa del Friuli-Venezia Giulia Part-Energy, la prima comunità energetica in forma cooperativa ufficialmente riconosciuta dal GSE.
Enea metterà a disposizione delle Comunità Energetiche in forma di cooperative “software specifici che consentono, oltre ad una valutazione di fattibilità tecnico-economica della comunità energetica, l’utilizzo di dati in tempo reale per l’analisi di scenari sulla produzione e il consumo dell’energia, il monitoraggio delle comunità e la valutazione dei risultati delle prestazioni", ha dichiarato Giorgio Graditi, direttore generale di Enea
Tra le tecnologie innovative messe a disposizione delle cooperative energetiche da Enea,vi sono anche "le tecnologie DLT (Distributed Ledger Technologies) per rendere sicure le transazioni tra utenti ed abilitare economie locali”, ha continuato Graditi.
Le tecnologie DLT, meglio note come blockchain, sono considerate da Enea tecnologie abilitanti per la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili, "con effetti potenzialmente dirompenti sui diversi attori coinvolti ai vari livelli della filiera, dalla generazione di energia fino al consumo, aprendo prospettive di trasformazione sfruttando le sue peculiarità di sistema decentralizzato, distribuito e pubblico".