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03 marzo 2023

Cos'è l'autoconsumo diffuso?

Le configurazioni per l’autoconsumo diffuso sono quelle definite dai d.lgs. 199/21 (energie rinnovabili) e 210/21 (anche fonti non rinnovabili).

Per entrambe trova applicazione il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD - Allegato A alla deliberazione 727/2022/R/eel).

Sono sistemi nei quali l'autoconsumo avviene utilizzando la rete elettrica pubblica (autoconsumo virtuale), su ambiti localmente definiti, con conseguenti minori costi per i gestori. 

Gli ambiti considerati sono:

  1. Zona di mercato: l'autoconsumo a questo livello non utilizza energia  acquistata da altre zone di mercato, incluse quelle estere.  L'energia autoconsumata a questo livello viene definita dalla norma "energia condivisa". 

  2. Aree sottese alle cabine primarie: l'autoconsumo a questo livello (rete di media tensione)  non utilizza energia trasmessa dalle reti di alta tensione, con minor utilizzo di queste reti e minore dispersione. Questo è il livello sul quale il GSE valorizza l'autoconsumo nelle CER nel regime definitivo.

  3. Aree sottese alle cabine secondarie: l'autoconsumo a questo livello (bassa tensione)  non utilizza energia trasmessa dalle reti di media tensione, con ulteriore riduzione dell'utilizzo delle reti e minore dispersione. Questo è il livello sul quale il GSE valorizza l'autoconsumo nelle CER nel regime sperimentale.

  4. Aree comprese nello stesso edificio o condominio: di fatto l'energia autoconsumata a questo livello non utilizza la rete pubblica, eccetto il tratto interno all'edificio  o condominio considerato.

Le configurazioni di autoconsumo diffuso definite dal TIAD sono sette, classificabili in tre gruppi:

  1. Autoconsumatori individuali "a distanza": un unico cliente finale, che dispone di una o più unità di consumo localizzate nella stessa zona di mercato e ha a disposizione uno o più impianti produttivi sempre localizzati  nella stessa zona di mercato. Comprende tre configurazioni:

    • con impianti di energia rinnovabile, sono previste due configurazioni: 
      1. "autoconsumatore individuale di energia rinnovabile a distanza che utilizza la rete di distribuzione".

      2. autoconsumatore individuale di energia rinnovabile “a distanza” con linea diretta che sceglie il trattamento previsto per l’autoconsumo a distanza su rete di distribuzione

    • con impianti anche da fonti non rinnovabili: chiamato "cliente attivo a distanza che utilizza la rete di distribuzione"
  2. gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente:  i consumatori devono essere collocati nello stesso edificio o condominio. Gli impianti di produzione devono essere nella piena disponibilità di uno o più clienti. Comprende due configurazioni:

    • con impianti di energia rinnovabile, chiamati "gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente";
    • con impianti anche da fonte non rinnovabile: chiamati "gruppo di clienti attivi che agiscono collettivamente"
  3. Comunità Energetiche: i consumatori e gli impianti di produzione devono essere nella stessa zona di mercato. Comprende due configurazioni:

    • con impianti di energia rinnovabile, chiamate "Comunità Energetiche Rinnovabili" o anche "Comunità di Energia Rinnovabile;
    • con impianti anche da fonte non rinnovabile: chiamate "Comunità Energetica dei cittadini"