Le configurazioni per l’autoconsumo diffuso sono quelle definite dai d.lgs. 199/21 (energie rinnovabili) e 210/21 (anche fonti non rinnovabili).
Per entrambe trova applicazione il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD - Allegato A alla deliberazione 727/2022/R/eel).
Sono sistemi nei quali l'autoconsumo avviene utilizzando la rete elettrica pubblica (autoconsumo virtuale), su ambiti localmente definiti, con conseguenti minori costi per i gestori.
Gli ambiti considerati sono:
Zona di mercato: l'autoconsumo a questo livello non utilizza energia acquistata da altre zone di mercato, incluse quelle estere. L'energia autoconsumata a questo livello viene definita dalla norma "energia condivisa".
Aree sottese alle cabine primarie: l'autoconsumo a questo livello (rete di media tensione) non utilizza energia trasmessa dalle reti di alta tensione, con minor utilizzo di queste reti e minore dispersione. Questo è il livello sul quale il GSE valorizza l'autoconsumo nelle CER nel regime definitivo.
Aree sottese alle cabine secondarie: l'autoconsumo a questo livello (bassa tensione) non utilizza energia trasmessa dalle reti di media tensione, con ulteriore riduzione dell'utilizzo delle reti e minore dispersione. Questo è il livello sul quale il GSE valorizza l'autoconsumo nelle CER nel regime sperimentale.
Aree comprese nello stesso edificio o condominio: di fatto l'energia autoconsumata a questo livello non utilizza la rete pubblica, eccetto il tratto interno all'edificio o condominio considerato.
Le configurazioni di autoconsumo diffuso definite dal TIAD sono sette, classificabili in tre gruppi:
Autoconsumatori individuali "a distanza": un unico cliente finale, che dispone di una o più unità di consumo localizzate nella stessa zona di mercato e ha a disposizione uno o più impianti produttivi sempre localizzati nella stessa zona di mercato. Comprende tre configurazioni:
- con impianti di energia rinnovabile, sono previste due configurazioni:
"autoconsumatore individuale di energia rinnovabile a distanza che utilizza la rete di distribuzione".
autoconsumatore individuale di energia rinnovabile “a distanza” con linea diretta che sceglie il trattamento previsto per l’autoconsumo a distanza su rete di distribuzione
- con impianti anche da fonti non rinnovabili: chiamato "cliente attivo a distanza che utilizza la rete di distribuzione"
gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente: i consumatori devono essere collocati nello stesso edificio o condominio. Gli impianti di produzione devono essere nella piena disponibilità di uno o più clienti. Comprende due configurazioni:
- con impianti di energia rinnovabile, chiamati "gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente";
- con impianti anche da fonte non rinnovabile: chiamati "gruppo di clienti attivi che agiscono collettivamente"
Comunità Energetiche: i consumatori e gli impianti di produzione devono essere nella stessa zona di mercato. Comprende due configurazioni:
- con impianti di energia rinnovabile, chiamate "Comunità Energetiche Rinnovabili" o anche "Comunità di Energia Rinnovabile;
- con impianti anche da fonte non rinnovabile: chiamate "Comunità Energetica dei cittadini"