Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’organizzazione senza fini di lucro costituita da cittadini, imprese, enti pubblici e da qualunque soggetto titolare di un contratto di fornitura di energia elettrica, che collaborano per produrre e auto-consumare localmente energia elettrica da fonti rinnovabili
È un'organizzazione prevista dalla Direttiva europea N. 2001 del 2018, per la "promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili", recepita provvisoriamente in Italia con l'articolo 42bis del Decreto Legge 162 del 30 dicembre 2019 (cosiddetto milleproroghe).
La normativa definitiva è rappresentata dal Decreto Legislativo 199 del 8 novembre 2021, che entrerà in vigore dopo l'approvazione di tutti i decreti e regolamenti attuativi, presumibilmente a maggio-settembre 2023, sostituendo la disciplina provvisoria ancora in vigore.
Ha come obiettivo principale quello di "fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità", promuovendo l'uso di energia da fonti rinnovabili, attraverso la condivisione e l'autoconsumo tra i propri membri dell'energia prodotta..
Per fornire questi benefici, una CER deve non solo produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, riducendo l'inquinamento e migliorando la salute dei cittadini, ma deve anche utilizzare il più possibile l'energia istantaneamente all'interno delle zone di media e bassa tensione (autoconsumo diffuso).
In questo modo si ha anche una riduzione dei prelievi dalle reti di alta tensione, delle importazioni da altre zone di mercato o dall'estero, e si abbattono i costi e le dispersioni dovuti alla necessità di trasportare l'energia su grandi distanze.
Questi costi non sostenuti dal sistema elettrico sono valorizzati dal gestore GSE e versati alla comunità, insieme agli incentivi stabiliti dalla normativa.
La comunità può realizzare autonomamente impianti di produzione rinnovabili (ad esempio pannelli solari i impianti eolici), oppure può ottenere, tramite accordi contrattuali, la disponibilità di impianti realizzati da terzi.
Anche con il supporto della comunità chiunque può diventare un prosumer, produttore e consumatore di energia elettrica da fonti rinnovabili, con notevoli vantaggi in termini di riduzione della bolletta elettrica per l'autoconsumo diretto e di valorizzazione dell'energia immessa in rete e condivisa.
Le comunità energetica rappresenta un’importante opportunità anche per i semplici consumatori, che possono regolare i propri consumi per utilizzare al massimo l'energia condivisa rinnovabile, ottenendo importanti risparmi sui costi dell'energia elettrica..
Grazie al monitoraggio continuo della produzione e dei consumi, tutti i membri della comunità hanno informazioni in tempo reale sull'energia disponibile e su quella attesa. Possono quindi pianificare i consumi e migliorare le proprie performance energetiche attraverso cambiamenti comportamentali e organizzativi, in modo da utilizzare il più possibile l'energia rinnovabile condivisa localmente attraverso la rete elettrica di media e bassa tensione.
I benefici per l'utilizzo dell'energia condivisa (autoconsumo virtuale) sono importanti:
- Il Gestore dei servizi energetici (GSE) restituisce il valore dei risparmi ottenuti per il mancato utilizzo delle reti di alta tensione.
- Il Ministero dell'Ambiente, sempre tramite il GSE, versa gli incentivi previsti in proporzione alla quantità di energia condivisa nella zona di media/bassa tensione (cabina primaria).
L'energia immessa in rete dagli impianti sotto il controllo della comunità può essere venduta in modo integrato all'ingrosso, nella zona di mercato di riferimento, ottenendo condizioni più vantaggiose rispetto al ritiro dedicato di GSE e valorizzando anche a questo livello la condivisione.
L'energia da fonti rinnovabili non inquina l'ambiente, con notevoli benefici per la nostra salute e per il clima.
Attraverso le CER si sviluppa un nuovo modello di produzione distribuita di energia elettrica, che consente a diversi soggetti di aggregarsi in forma associativa o cooperativistica, per produrre insieme e condividere energia rinnovabile e non inquinante, determinando benefici economici, ambientali e sociali per gli associati, per il territorio circostante e per tutti i cittadini.