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02 maggio 2023

Il momento giusto per costituire o aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile sta arrivando.

Se intendi realizzare un impianto ad energia rinnovabile, fotovoltaico o di altro tipo, o lo hai attivato dopo il 25 dicembre 2021, potrai presto inserirlo in una Comunità Energetica Rinnovabile.

Avrai molti vantaggi e contribuirai all'evoluzione verde del Sistema Elettrico Nazionale.

Ormai dovrebbero mancare poche settimane all'approvazione del Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che definirà gli incentivi da erogare e che renderà operativo il regime definitivo.
 
Potranno quindi nascere le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili, che sono un futuro tutto da costruire, e delle quali tutti possiamo essere protagonisti, produttori e consumatori di energia.


Dentro la comunità potrai valorizzare al massimo l'energia prodotta ed immessa in rete.   La comunità potrà venderla all'ingrosso, in modo integrato con quella degli altri impianti, ottenendo prezzi molto più alti rispetto al ritiro dedicato da parte di GSE.

Avrai inoltre degli introiti aggiuntivi per l'energia autoconsumata dai membri della comunità che stanno nella tua stessa cabina primaria. GSE infatti restituisce per ogni Kwh autoconsumato virtualmente, sia i risparmi per il mancato uso delle reti di trasmissione ad alta tensione sia gli incentivi stabiliti dal MASE.

La Comunità, tra vendita all'ingrosso, incentivi e risparmi, potrà ottenere  dall'energia che immetti in rete e viene condivisa anche il doppio del prezzo attualmente pagato da GSE con il ritiro dedicato.

Infine molte comunità avranno anche il ruolo di fornitori al dettaglio di energia, e potranno fornire ai propri soci condizioni particolarmente vantaggiose.

Con la nuova normativa non sarà più necessario costituire centinaia di migliaia di associazioni o cooperative per coprire in modo significativo il territorio, dato che attualmente le CER possono operare solo entro l'area sottesa ad una cabina secondaria, più di mezzo milione di zone sparse per l'Italia.

Le nuove CER avranno un ambito operativo molto più vasto, che si estende all'intera zona di mercato elettrico, che comprende una o più regioni. 

Questo faciliterà notevolmente lo sviluppo di Comunità locali di autoconsumo elettrico, che si potranno aggregare entro un'unico soggetto giuridico, formando delle vere e proprie federazioni di autoconsumatori locali. 

Questi gruppi di autoconsumo potranno aggregarsi ed essere rapidamente operativi, in quanto saranno sgravati dagli aspetti burocratici, oltre che dai costi necessari alla creazione di un soggetto giuridico, dallo statuto, al regolamento operativo, ai contratti tra i vari membri, ai rapporti con il GSE e quant'altro.

Le nuove CER potranno fare importanti economie di scala ed essere ben dimensionata per massimizzare i benefici per i soci, per le comunità locali e per tutti i cittadini, anche fornendo ulteriori servizi consentiti dalla normativa, come i servizi ancillari, le auto elettriche o anche assumendo il ruolo di fornitore al dettaglio di 
energia elettrica, potendo in questo modo praticare sconti e facilitazioni ai propri membri.

Infine le Comunità Energetiche potranno organizzare l'autoconsumo all'interno di aree anche queste molto più vaste rispetto a quelle attuali, sottese alla medesima cabina primaria (circa 2000 in tutta Italia), rendendo quasi sempre possibile il coinvolgimento di attività economiche, che consumano principalmente durante le ore diurne, e che quindi possono dare un contributo determinante all'autoconsumo durante il periodo di produzione degli impianti fotovoltaici.

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